Neuroscienza Tokai

Dal sito http://www.tokai-italia.it

Che cos’è la neuroscienza? In che modo è utile nel campo dell’ottica?

La neuroscienza è lo studio scientifico del sistema nervoso e ci permette di capire come le cellule del nostro cervello (neuroni) reagiscono agli stimoli esterni. Quando fatichiamo a mettere a fuoco gli oggetti, il nostro cervello è sotto stress perché deve decifrare informazioni poco chiare.

Le lenti progressive permettono di vedere oggetti lontani nella zona alta della lente e oggetti vicini nella zona bassa della lente, ma nella parte intermedia della lente il potere varia gradualmente e l’occhio non riesce a mettere a fuoco facilmente. Di conseguenza, adattarsi alle lenti progressive non è sempre facile a causa delle distorsioni, che possono provocare un senso di vertigine dovuto al fatto che il cervello fatica a rendere chiara l’immagine.

È possibile creare lenti progressive più confortevoli e facilitare l’adattamento?

Sì, e Tokai ci è riuscita grazie alla collaborazione con un’azienda giapponese leader nella ricerca neurologica. Per misurare l’attività del cervello si usa il MEG (magnetoencefalogramma) come strumento di valutazione. Grazie al MEG è possibile sapere come il cervello reagisce mentre si indossano lenti oftalmiche. La misura e l’analisi delle onde cerebrali hanno evidenziato che alcuni design sono recepiti dal cervello come più confortevoli rispetto ad altri. Questo studio ha quindi permesso lo sviluppo di design progressivi rivoluzionari a cui è più facile adattarsi e che permettono un minore livello di stress per il cervello. Nasce la famiglia di lenti neuro-progressive. Il design unico ottenuto grazie alla neuroscienza assicura una visione chiara e ampia in ogni area della lente, e aumenta notevolmente il comfort visivo del portatore.

Approfondimento sul MEGIl MEG (magnetoencefalogramma) misura il cambiamento dei campi magnetici prodotti dalla corrente elettrica all’interno del cervello quando i neuroni vengono stimolati. Il cervello contiene milioni di cellule neurali che vengono stimolate durante l’attività di visione. I flussi elettrici sono creati da queste cellule nervose durante lo scambio di informazioni tra di esse. Il MEG è in grado di mappare l’attività cerebrale in dettaglio e assoluta sicurezza. Per le misurazioni è stato utilizzato un MEG a 306 canali presente al National Institute of Natural Sciences in Giappone.